L'Associazione per il Software Libero, assieme ad altre realtà che si occupano di software e conoscenza aperta (Binario Etico, Comeinclasse.it, Associazione per l'Informazione Geografica Libera (GFOSS.it), LibreItalia, Linux Trent, LugMAN, la rete Open Education Italia, Progetto FUSS, Software Libero Liguria, Wikimedia Italia, Wikitolearn,…), è tra i firmatari di una lettera al Governo Italiano che sostiene che l’informatica e l’educazione aperte debbano essere due pilastri fondamentali dei progetti che si implementeranno con il Recovery Fund.
La lettera propone cinque azioni che si dovrebbero mettere in campo grazie al Recovery Fund:
- realizzare una rete nazionale per la trasmissione dei dati;
- finanziare solo servizi relativi a software libero;
- far rispettare lo sviluppo e l’adozione di software libero nella Pubblica Amministrazione;
- destinare all’istruzione dieci miliardi nel quadro del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza;
- richiedere che i programmi di rafforzamento delle competenze digitali riguardino soprattutto i fondamenti scientifico-tecnologici e di impatto sociale dell’informatica, siano impartiti a partire dalla scuola primaria e vedano un adeguato investimento nella formazione dei docenti.
Leggi la Lettera_Recovery_Plan
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